domenica 29 gennaio 2012

Riso istantaneo in caso di terremoto

Quello che abbiamo provato questa volta, non è un normale riso istantaneo, ma si tratta di una confezione specificatamente studiata per l'impiego in caso di terremoto. Visto che in Giappone si impara a convivere con i terremoti, si è anche sempre pronti ad affrontare ciò che potrebbe accadere subito dopo un terremoto e cioè bisogna essere in grado di sopravvivere in autonomia per alcuni giorni, tempo necessario affinché i soccorsi riescano ad organizzarsi. Questo tipo di riso è un pasto ideale in situazioni di emergenza, dove difficilmente si può avere a disposizione dell'acqua calda, infatti può essere cucinato anche con dell'acqua a temperatura ambiente.
Prepararlo è molto semplice, basta aprire la busta e togliere il cucchiaino in dotazione.
Poi versare l'acqua nella busta e chiudere, a questo punto è aspettare che sia cotto, in caso si usi acqua calda è necessario attendere 15 minuti, mentre se si usa acqua a temperatura ambiente è necessario aspettare 60 minuti. Al termine aprire la busta e mangiare il riso. Noi l'abbiamo messa in una ciotola per poter fare la foto.
Il sapore è molto buono per essere cibo istantaneo. Quello che abbiamo provato noi è della Onisi e lo vendono anche sul sito di Amazon e rakuten.

mercoledì 25 gennaio 2012

Earthquake Early Warning - Il sistema di allerta terremoto

Il Giappone ha il più avanzato sistema di allerta terremoti al mondo e questo permette di mandare degli avvisare le persone prima che il terremoto raggiunga l'aerea interessata. Tutto ciò è possibile grazie a 4235 sensori che rilevano l'onda P, cioè la prima onda sismica che si estende dall'epicentro del terremoto, ed essendo più veloce dell'onda S cioè quella più forte, raggiunge prima i sensori, i quali inviano i dati al JMA (Istituto Meteorologico Giapponese) che si occupa di inviare l'allerta. Questi messaggi di allerta sono inviati anche su tutti i modelli di telefoni cellulari prodotti in Giappone. Dallo scorso anno anche per i possessori di iPhone con iOS5 venduti in Giappone è disponibile una funzione che una volta abilitata, permette di ricevere le notifiche (vedi foto qui sotto).
Su tutti gli altri iPhone è necessario installare un'applicazione chiamata Yurekuru Call for iPhone per poter ricevere le notifiche push sui terremoti. Ho provato ad installarla sul mio iPhone ed effettivamente ho ricevuto gli alert, ma non trovandomi in Giappone, non posso verificare se effettivamente dopo la notifica sia arrivata la scossa di terremoto. Appena installata l'applicazione è necessario andare nelle impostazioni ed indicare la località per la quale si vogliono ricevere le notifiche.
Il logo dell'app per iPhoneLe notifiche ricevute
Come si può vedere nell'immagine relativa agli avvisi che ho ricevuto, il terremoto viene segnalato appena 2 minuti prima che avvenga, quindi non c'è molto tempo a disposizione. Cosa si può fare in questo caso? sicuramente non uscire di casa, come siamo abituati noi italiani, all'aperto è più pericoloso se si vive in città. La cosa migliore da fare è infilarsi sotto il tavolo o la scrivania in modo da ripararsi.

martedì 17 gennaio 2012

Previsione terremoto del Tokai

Oggi è il 17° anniversario del terremoto di Kobe, avvenuto il 17 gennaio 1995. Da allora molto è stato fatto in Giappone per cercare di affrontare il problema dei terremoti, anche se come si è visto a marzo dello scorso anno con il terremoto del Sendai, quando i terremoti raggiungono intensità così alte è difficile contrastarli. Questo è uno dei motivi per cui si cerca di studiare le probabilità che si verifichi un terremoto di grave intensità e in quale luogo.
Il Giappone poggia su 4 placche tettoniche e come si vede nell'immagine qui sopra, la placca delle filippine e quella del pacifico si muovono verso il Giappone. Lungo queste placche accadono i maggiori terremoti e secondo una delle teorie più accreditate, pare che sia probabile un terremoto lungo la fossa del Nankai (nella foto qui sotto), che si trova a cavallo della placca delle filippine e la placca euroasiatica.
Lungo questa fossa, in passato si sono verificati diversi terremoti di intensità oltre magnitudo 8 ed hanno interessato tutti i settori da A ad E. Gli ultimi risalgono al 1944 (settori C+D) e al 1946 (A+B), mentre per il settore E l'ultimo terremoto risale addirittura al 1854. Lungo questa fossa si calcola che i terremoti si ripetono a cicli di 90/150 anni, per questo si prevede che entro i prossimi 30 anni si potrebbe verificare il terremoto del Tokai e si teme che possa essere di magnitudo 9, come quello del Sendai.

giovedì 12 gennaio 2012

Sumo, colpito l'arbitro durante l'incontro

Durante l'incontro di Sumo, inaspettatamente, un lottatore ha colpito l'arbitro(gyōji) cadendogli addosso e buttandolo giù dal ring(dohyō). All'arbitro, che è stato portato in ospedale, è stata diagnosticata una commozione cerebrale.

martedì 10 gennaio 2012

Dopo mezzanotte

Un negozio aperto fino alle 25.00? Si, come vedete in questa foto, alcuni negozi segnano l'orario di chiusura con 25 anziché 1 di notte. Lo fanno per non creare fraintendimenti tra la notte e il pomeriggio. Anche in televisione le trasmissioni che iniziano dopo mezzanotte vengono indicate in questo modo, ad esempio: "Questa trasmissione va in onda venerdì alle 26.00", in realtà sarebbe sabato alle 2.00, ma se una persona è abituata a stare in sveglia dopo mezzanotte, spesso non se ne rende conto che è cambiato il giorno perciò se trova scritto venerdì alle 26.00, a volte è più facile capire l'ora.

lunedì 9 gennaio 2012

Una-don, riso e anguilla

Unagi don うなぎ丼 (Una don うな丼) è un tipo di donburi fatto con l'anguilla (= unagi pronuncia "unaghi"). L'anguilla contiene la vitamina A e aiuta a togliere la stanchezza per questo in Giappone si mangia in estate, però essendo molto grassa, i giapponesi la cucinano sulla brace per far sciogliere il grasso. Visto che a casa è difficile cucinarla alla brace abbiamo usato un metodo misto, prima al vapore e poi in padella, ma il risultato è veramente ottimo.
    Ingredienti per 2 persone:
  • Anguilla circa 300g
  • Riso cucinato (vedi ricetta)
  • Salsa di soia 3 cucchiai
  • Zucchero 3 cucchiai
  • Sake 3 cucchiai (potete fare anche senza)
    Preparazione:
  1. Lavate l'anguilla massaggiando la pelle con il sale grosso in modo da togliere la viscidità.
  2. Pulite l'anguilla eliminando la pinna dorsale, poi apritela a metà e togliete la spina dorsale, alla fine deve sembrare un libro aperto.
  3. Preparate la vaporiera e cuoceteci l'anguilla per circa 15 minuti (finchè la carne diventa bianca).
  4. Mettete l'anguilla nella padella e cuocete a fuoco medio girando ogni tanto, fate attenzione che rimanga nella stessa forma, cioè che la carne non si sfaldi, in modo da poterla presentare meglio nel piatto. Quando la pelle diventerà croccante potete toglierla dalla padella e appoggiarla momentaneamente in un piatto.
  5. A questo punto nella padella ci sarà una parte del grasso lasciato dall'anguilla, se volete usare la stessa padella potete eliminare il grasso con la carta da cucina, oppure se preferite potete usare un'altra padella.
  6. Mettete nella padella salsa di soia, sake e zucchero, e fate scaldare a fuoco moderato. Quando la salsa comincia a bollire (vedrete formarsi della schiuma) mettete l'anguilla e fatela caramellare da entrambi i lati.
  7. A questo punto impiattate il tutto. Mettete il riso in una ciotola e poi disponeteci sopra l'anguilla e se è rimasto del fondo di cottura nella padella versatecelo sopra.

giovedì 5 gennaio 2012

Kuromame

Kuromame
Qusto è uno de classici piatti che si mangiano a capodanno in Giappone. Kuro (=nero) Mame (=legumi, fagioli), ma Mame è sinonimo di "zelante, diligente", "sano", quindi si mangiano con l'augurio di poter lavorare sodo e stare bene. Kuromame ha un sapore abbastanza dolce, in Giappone viene mangiato come antipasto o come stuzzichino.
    Ingredienti:
  • 300g di fagioli neri
  • 250g di zucchero
  • 3 cucchiai di salsa di soia
  • 1 cucchiaino e 1/2 di sale
  • 1/2 cucchiaino di bicarbonato
  • 1200cc di acqua
    Preparazione:
  1. Eliminate i fagioli rotti e lavateli bene.
  2. Mettete tutti gli ingredienti (tranne i fagioli) in una pentola (preferibilmente di terracotta o ghisa) e fate bollire.
  3. Quando arriva ad ebollizione, spegnate il fuoco e lasciate raffreddare fino a temperatura ambiente.
  4. Mettete i fagioli nella pentola e lasciateli una notte. (almeno 6-7 ore)
  5. Poi cuocete a fuoco moderato (in modo da mantenere l'acqua come se stesse per bollire), senza mettere il coperchio. Per non fare asciugare i fagioli bisogna mettere un piccolo coperchio direttamente sui fagioli. In Giappone si chiama otoshi-buta, un metodo che viene usato spesso nella cucina giapponese per non fare asciugare gli ingredienti. L'importante è che i fagioli stiano nell'acqua, quindi se non avete un coperchio piccolo, potete coprire con la carta da cucina (i classici fogli di carta in rotolo) che anche se è bagnata, non si rompe, abbiamo provato anche noi una volta.
  6. Se l'acqua evapora e comincia a vedersi il piccolo coperchio o i fagioli, aggiungete acqua fino a coprire i fagioli.
  7. Nel caso si formi della schiuma è necessario toglierla.
  8. Dopo 3-4 ore di cottura, se riuscite a schiacciare facilmente un fagiolo con due dita, vuol dire che sono pronti.
  9. Lasciate raffreddare fino a temperatura ambiente.
Volendo è possibile conservarli in vasetti sterilizzati.

lunedì 2 gennaio 2012

Visita virtuale interattiva al tempio

あけましておめでとうございます
Akemashite Omedetou Gozaimasu.
(Felice Anno Nuovo)
All'inizio dell'anno molti giapponesi vanno al tempio a pregare perchè l'anno che sta iniziando sia sereno. Per chi non si trova in Giappone, il sito air-sampai.jp permette di visitare 3 templi di Kyoto virtualmente e interattivamente. Oltre a sentire la voce narrante che vi accompagna durante la visita, potrete partecipare attivamente seguendo le istruzioni a video (in inglese).
Qui sopra i templi che si possono visitare.
Buon divertiemnto.