lunedì 30 aprile 2012

Thermae Romae

E' appena uscito in Giappone il film Thermae Romae (テルマエ・ロマエ), con Hiroshi Abe e Aya Ueto, dove il protagonista, un architetto dell'antica Roma specializzato nella costruzione di terme, riesce a trovare delle nuove idee raggiungendo il Giappone dei giorni nostri attraverso un buco sul fondo di una piscina che gli permette di viaggiare nel tempo.
Questo film è tratto dall'omonimo manga di Mari Yamazaki, da cui è stato tratto anche l'anime che noi abbiamo visto di recente. Sono molto divertenti queste incursioni nel Giappone moderno fatte dall'architetto Lucio Modestus e ci ricordano che anche noi italiani avevamo questa buona abitudine delle terme che però è stata persa col tempo, mentre in Giappone è ancora viva adesso come nell'antichità. Speriamo che il film venga distribuito anche in Italia, visto che è stato presentato al Far East Film Festival di Udine e si è anche aggiudicato il premio MYmovies.it.

venerdì 27 aprile 2012

Dorayaki ricetta

Dorayaki どら焼き è uno dei dolci giapponesi più conosciuti in Italia, forse grazie al cartoon Doraemon ドラえもん, il cui protagonista ne mangia moltissimi. E' anche un dolce veramente semplice da realizzare, questa è la ricetta che usiamo noi.
    Ingredienti per 6 dorayaki:
  • farina di riso 200cc (circa 130g)
  • 2 uova
  • 1/3 cucchiaino di bicarbonato
  • 4 cucchiai di zucchero
  • 1 cucchiaio di miele
  • 80ml di latte
    Preparazione:
  1. Sbattere le uova e aggiungere zucchero e miele.
  2. Mettere il bicarbonato nella farina e poi mescolare insieme alle uova.
  3. Lasciare riposare il composto per 30 minuti.
  4. Scaldare una padella antiaderente, quando è sufficientemente calda versare il composto dandogli una forma circolare grande circa 10 centimetri. Fare attenzione a non schiacciare il composto.
  5. Quando si cominciano a vedere dei buchi sulla superficie della pasta è il momento di girarla. Non è necessario far diventare scuro il secondo lato basta solo fare in modo che la pasta sia asciughi.
  6. Una volta preparati questi pancake, formate un dorayaki mettendone uno sopra l'altro e farcendo con anko.


giovedì 26 aprile 2012

Sadako 3D

Per promuovere l'uscita del film Sadako 3D il personaggio principale, la stessa Sadako vista nel film Ring, si è presentata sul campo di baseball del Tokyo Dome per il lancio d'apertura della partita tra Nippon-Hum Fighters e Lotte Marines. Nel video si vede il lancio di Sadako. ((((;゚Д゚))))
La campagna promozionale del film ha permesso la collaborazione anche con Kitty Chan (Hello Kitty in Italia), il risultato è una versione Sadako del famoso gattino.

mercoledì 25 aprile 2012

Anko la marmella di Azuki ricetta

Anko è una preparazione che sta alla base di molti dolci giapponesi come ad esempio dorayaki. Si può mangiare in moltissimi modi, anche semplicemente spalmato sul pane come una normale marmellata. Oppure si sposa bene con il gelato, specialmente al sapore di fiordilatte o vaniglia.
Con questa ricetta si prepara una quantità superiore a quella che si vede nella foto sopra.
    Ingredienti:
  • azuki 300cc (250g)
  • zucchero 200g
  • sale 1/2 cucchiaino
    Preparazione:
  1. Lavare bene azuki ed eliminare quelli rotti.
  2. Metterli in una pentola adatta a cotture lunghe e aggiungere acqua fino ad arrivare a 3-5cm sopra azuki.
  3. Portare a ebollizione a fuoco medio. Quando l'acqua comincia a bollire, regolare il fuoco facendo in modo che continui a bollire ma molto poco, sulla superficie dell'acqua deve continuare ad esserci le bolle ma di piccole dimensioni. Mantenere questo piccolo bollore per 10 minuti.
  4. Scolare azuki e buttare l'acqua.
  5. A questo punto, ripetere i punti precedenti, cioè aggiungere l'acqua e fare bollire ma questa volta per 40 minuti. Ogni tanto eliminate la schiuma che si forma sulla superficie.
  6. Di nuovo buttare l'acqua e ripetere i punti precedenti, fare cuocere fino a quando l'acqua arriva al livello di azuki (quando i fagioli cominciano ad essere fuori dall'acqua).
  7. Controllare la cottura di azuki, se prendendone uno tra due dita si riesce a schiacciare senza metterci forza vuol dire che sono cotti.
  8. Se non sono ancora cotti aggiungere un bicchiere d'acqua (anche fredda) e continuare a cuocere provandone la cottura appena l'acqua scende di livello (vedi punto precedente).
  9. Quando sono cotti, se l'acqua è superiore al livello di azuki, potete eliminare quella in eccesso. L'acqua deve coprire appena i fagioli.
  10. Abbassare il fuoco e aggiungere lo zucchero mentre si mescola con un cucchiaio di legno. Dopo aver aggiunto lo zucchero, assaggiate e regolate di zucchero secondo il vostro gusto.
  11. Continuate a mescolare e schiacciare i fagioli (sempre a fuoco basso altrimenti si brucia), fino a quando l'acqua si asciuga e azuki diventano una pasta compatta. In Giappone si dice che vanno mescolati fino a quando si riesce a vedere il fondo della pentola, nel senso che se la pasta è troppo liquida, mescolando coprirà subito il fondo, mentre se è sufficientemente compatta quando si mescola sarà possibile vedere il fondo.
  12. A questo punto aggiungere il sale e dare un'ultima mescolata.
  13. Terminata la preparazione è necessario lasciare raffreddare a temperatura ambiente. Se ve ne avanza una parte potete conservarla in frigorifero.

domenica 22 aprile 2012

Panasonic al Fuorisalone 2012

Si conclude oggi il Fuorisalone 2012 e Panasonic con l'installazione Photosynthesis di Akihisa Hirata, è il vincitore del Elita Design Awards 2012.
Secondo Akihisa Hirata:" Photosynthesis è un ecosistema in miniatura e può ispirare un futuro artificiale in completa armonia con l'ordine naturale del pianeta, con edifici e città che divengono parte integrante della biosfera".



mercoledì 18 aprile 2012

Fukushima e lo tsunami delle anime

Ad un anno dal terremoto che ha colpito il Giappone, Paolo Salom pubblica un eBook in cui racconta il suo viaggio in Giappone nei giorni successivi alla sciagura. Il libro inizia proprio con il suo viaggio controcorrente, arriva mentre tutti gli stranieri stanno abbandonando il paese. I primi capitoli sono interessanti perchè raccontano questo nuovo Giappone in bilico tra la paura del nucleare che oscura i pensieri delle persone e la necessità di mantenere inalterati i comportamenti quotidiani, almeno per chi si trova lontano dalla prefettura di Fukushima. Anche se veramente stringate, sono interessanti le interviste fatte dall'autore ed è proprio vero quello che dice Wataya Risa, i suoi connazionali si sentono più a loro agio nell'esprimere i propri pensieri attraverso internet ed in particolare su 2chan, il più popolare forum giapponese. Dopo questi primi capitoli però, il libro perde di interesse, diventa ripetitivo, smarrisce la linea temporale e ci si trova a leggere una serie di aneddoti presi qua e là, tanto che si arriva alla fine del libro senza nemmeno accorgersene. In alcuni punti sembra un elogio al primo ministro Naoto Kan, in carica al momento del terremoto. Sicuramente molti giapponesi non sono della stessa idea, vista la mancanza di polso dimostrata nel gestire la crisi. Una mancanza di polso che ha caratterizzato tutto il suo mandato, senza contare la sua politica filo coreana e filo cinese così tanto criticata proprio sul forum 2chan.

lunedì 16 aprile 2012

Iemon, il gatto poliziotto

Nella cittadina di Miyazu, a nord della prefettura di Kyoto, c'è un gatto che lavora nell'ufficio della polizia. Si chiama Iemon, è stato trovato quando era cucciolo e adesso è diventato la mascot della polizia, indossando perfino la divisa. In questa cittadina di circa 20.000 abitanti il 30% ha più di 65 anni e qui avvengono 5 casi di truffa verso gli anziani degli 11 che accadono in tutta la prefettura. Essendoci il gatto alla stazione di polizia, gli anziani si sentono più a loro agio nel denunciare le truffe e questo è un bene per tutta la comunità. Siamo passati un paio di volte da Miyazu per andare a visitare Amanohashidate, ma non sapevamo ci fosse questo simpatico gatto, altrimenti saremmo andati a trovarlo.

sabato 14 aprile 2012

Anisakis il parassita del pesce crudo

Ci è stato chiesto da una lettrice qualche informazione riguardo al pericolo di rimanere infettati dal parassita anisakis mangiando pesce crudo, così abbiamo raccolto un po' di informazioni al riguardo.
Il ciclo vitale
E' un parassita grande circa 2 centimetri, vive nei mammiferi marini i quali espellono tramite le feci le uova dalle quali nascono le larve, queste vengono mangiate dai crostacei che a loro volta vengono mangiati dai pesci, il ciclo si chiude quando i mammiferi marini che sono in cima alla catena alimentare si nutrono dei pesci. L'uomo non fa parte del ciclo di vitale dell'anisakis, quindi anche se ingerisce inavvertitamente questo parassita, esso non si riproduce.
Dove si trova
Le specie in cui è più diffuso sono: calamaro, totano, salmone, tonno, pesce spada, aringa, sardina, alice e sgombro. In alcuni casi si trova anche nei pesci di acqua dolce. Nei pesci di allevamento è molto meno diffuso. Siccome il parassita vive nell'intestino dei pesci, se questi vengono eviscerati appena pescati, il parassita non si propaga nella carne. L'anisakis abbandona l'intestino solo quando si accorge che il pesce in cui si trova è morto e si mette quindi alla ricerca di un nuovo ospite in cui trasferirsi.
A cosa fare attenzione
Visto che è possibile trovare questo parassita nella carne del pesce, bisogna fare attenzione ai piatti di pesce crudo, come sushi, sashimi, carpaccio, pesce sotto aceto e in alcuni casi anche al pesce affumicato. L'aceto non è detto che uccida l'anisakis, dipende dalla quantità utilizzata e lo stesso vale per limone e sale.
Sintomi
Nell'uomo, questo parassita può causare intenso dolore addominale, nausea, vomito, febbre e diarrea. Nei casi più gravi, può passare dallo stomaco all'intestino e qui arrivare perfino a provocare un'occlusione intestinale o la perforazione intestinale.
Per essere sicuri
Ci sono due soli metodi per eliminarlo:
- il calore, cucinare il pesce ad almeno 60 gradi almeno per un minuto.
- il freddo, tenere il pesce a -20 gradi per almeno 24 ore.
Se capita di mangiare del pesce dove è presente questo parassita, può capitare di vederlo ad occhio nudo. Non pubblico le foto direttamente qui, ma se volete vedere com'è fatto aprite questo link.
In Giappone
Essendoci una vera cultura del pesce crudo, in Giappone si sa già fin da quando viene pescato che il pesce potrà essere consumato crudo, quindi vengono presi tutti gli accorgimenti necessari. Anche per questo motivo, quando si acquista il pesce al supermercato, i tagli che sono destinati ad essere consumati crudi hanno riportato sulla confezione la scritta "per sashimi 刺身用" e devono essere consumati entro la giornata. Inoltre, contrariamente a quanto si può pensare, non tutte le specie di pesce vengono consumate crude. Nella preparazione di sushi e sashimi, la carne del pesce viene tagliata sottile, in questo modo se dovesse esserci qualche parassita, viene ucciso col taglio, mentre se riesce a sopravvivere, dovrà uscire non essendoci spazio per nascondersi.
In Italia
Ultimamente sono stati aperti moltissimi ristoranti che offrono sushi e sashimi, ma la maggior parte di questi è gestita da persone di nazionalità cinese e in molti casi non ha le conoscenze di cosa vuol dire preparare questo tipo di piatti. Anche il fatto di avere un attestato HCCP, che è un sistema di autocontrollo, non mette al riparo da problematiche relative all'igiene. Ci sono molti casi in cui ristoranti gestiti da persone di nazionalità cinese vengono chiusi dai NAS dei Carabinieri proprio per problemi relativi all'igiene.
Consigli
Solitamente noi non frequentiamo ristoranti giapponesi in Italia anche perchè quelli che sono veramente giapponesi sono abbastanza costosi e visto che noi andiamo in Giappone una volta all'anno aspettiamo questo momento per gustare i piatti della cucina giapponese. Se volete mangiare piatti giapponesi, un consiglio che vi posso dare è scegliere bene il ristorante in cui andare e frequentare sempre lo stesso.
Le nostre ricette
In questo blog abbiamo pubblicato spesso ricette che prevedono l'utilizzo di pesce crudo. Per Quando preparare questi piatti a casa, utilizziamo il carpaccio che è normalmente venduto al supermercato. Essendo tagliato sottile ci sono meno rischi che contenga questi parassiti, inoltre
essendo venduto per un consumo crudo, dovrebbe avere maggiori garanzie, anche se non abbiamo mai chiesto se viene conservato in un abbattitore. Un accorgimento che si può prendere in caso si abbia comunque timore è di masticare molto bene il pesce :)

mercoledì 11 aprile 2012

Vivono in Spagna i discendenti dei samurai

A Coria del Rio, un paesino nel sud della Spagna ci sono circa 800 abitanti il cui cognome è Japón. Una spedizione giapponese, inviata dal Daymio di Sendai Date Masamune e comandata da Hasekura Tsunenaga partì dal Giappone nel 1613 a bordo del galeone Date Maru e dopo aver toccato il Messico, arrivò in Spagna nel 1614. In seguito Hasekura Tsunenaga visitò la Francia e anche l'Italia, dove ebbe udienza da Papa Paolo V (un ritratto di Hasekura Tsunenaga è esposto nella Galleria Borghese a Roma). In seguito tornò in Spagna da dove ripartì nel 1617, lasciando però alcuni samurai che si stabilirono nella cittadina di Coria del Rio, vicino a Siviglia. I discendenti di questi samurai portarono dapprima il cognome Hasekura de Japón abbreviato poi per semplicità di pronuncia in Japón. A Coria del Rio, dal 1992 è anche presente una statua di Hasekura Tsunenaga donata dalla prefettura di Miyagi per commemorare questo viaggio (vedi foto sopra). Però la notizia di questi giorni è che alcuni ricercatori giapponesi hanno deciso di fare l'esame del DNA a questi cittadini spagnoli per stabilire se veramente c'è una discendenza giapponese.

sabato 7 aprile 2012

il bagno pubblico più grande del mondo

Nella piccolissima stazione di Itabu, nella prefettura di Chiba, hanno deciso di rifare i bagni pubblici ed hanno affidato i lavori all'architetto Sosuke Fujimoto. Il risultato è un bagno per sole donne della grandezza di 200mq dove al centro c'è una cabina di vetro che contiene il wc, un piccolo lavandino e uno specchio. Lo spazio è riempito di vasi di fiori ed i muri sono alti 2 metri. Per realizzarlo sono stati spesi 10 milioni di yen (100 mila euro circa), una cifra veramente sproporzionata rispetto alle dimensioni della stazione ferroviaria, infatti su internet molti si lamentano considerandolo uno spreco di denaro.